Gianfranco Abela è nato il 19 maggio 1948.
Alle soglie del diploma dipinse il suo primo quadro ad olio, una copia di un Cesanne, che vendette a 25000 lire. Aveva 18 anni e da lì cominciò a fare il “mercenario” della pittura. Armato di telai e lenzuola vecchie e cementite produceva tele con nature morte, paesaggi e qualche figura, da dare ad amici, parenti, conoscenti ecc.
Si iscrisse successivamente alla facoltà di ingegneria elettronica. Durante gli anni universitari, gli unici soldi che guadagnava li faceva vendendo quadri. Ogni tanto cercava di eseguire un ritratto un po’ moderno, più contemporaneo, con i colori vivaci di Van Gogh molto vicini alla sua sensibilità coloristica, ma la sua clientela piccolo borghese lo bocciava subito; ritornava a fare le consuete nature morte. Nel frattempo divorò libri d’arte, visitò regolarmente mostre, musei ecc. compresa un’esposizione ad Avignone dove vide per la prima volta un’ opera di Picasso.
Conseguita la laurea in ingegneria elettronica, il suo ingresso nel mondo del lavoro significò il quasi totale abbandono della pratica pittorica se non per alcuni saltuari ritorni (uno all’anno) per non perdere l’allenamento.
Successivamente, grazie ad un incontro con una collega di lavoro con grandi capacità manuali, ma scarsa creatività, decise di cimentarsi con i colori acrilici.
Realizzò con pennarelli acrilici professionali i primi lavori basati su re e regine delle carte da gioco che animavano siparietti o stralci di vita vissuta con un effetto grafico coloristico abbastanza soddisfacente. Nel frattempo riprese ad interessarsi alle ultime correnti artistiche, a leggere libri d’arte e ad interessarsi alla psicologia dell’arte visiva e del ruolo e genesi della creatività.
Dopo aver letto un libro interessante “Disegnare con la parte destra del cervello”, si impose di usare la mano sinistra e lasciarla andare, libera di disegnare sul foglio ciò che viene, senza imposizioni.
Arrivato alla soglia dei sessanta iniziò ad intraprendere la carriera artistica, dato che quella di imprenditore era abbastanza affermata.