Giancarlo Cerri è nato a Milano, città in cui risiede. Ha iniziato a dipingere giovanissimo nella metà degli anni Cinquanta. Sempre in quel decennio frequenta l’Istituto Cesare Correnti di Milano dove ottiene il diploma di grafico cartellonista. Dal 1956 al 1976 la sua attività si svolge contemporaneamente fra pittura e grafica pubblicitaria. Dal 1977 si dedica esclusivamente alla pittura, con alcune incursioni nel campo della critica d’arte collaborando con giornali e riviste del settore. Dal 1988 al 1995, è stato direttore artistico del Centro Culturale De Gasperi di Milano. Nel giugno 1991, con il Patrocinio della Regione Lombardia, ha ideato e curato la mostra collettiva ed il catalogo “Artisti di Via Manzoni“, inaugurata in occasione della riapertura – dopo la ristrutturazione – dello storico palazzo milanese Bagatti Valsecchi.
Per grave malattia oculare non dipinge più da diversi anni, le sue ultime opere risalgono alla primavera del 2005.
Nel mese di febbraio 2012 è stato pubblicato il suo libro intitolato “La pittura dipinta – le mie quattro stagioni“, un volumetto dove egli spiega le sue quattro stagioni di pittore, che sono state così concepite e realizzate: 1955-1975, figurazione tipicamente italiana con riferimenti alla pittura novecentista in cui prevale la tematica del paesaggio; 1976-1990, periodo informale materico naturalistico, eseguito su tele di vaste dimensioni aventi per tema dominante le “Grandi foreste”; 1991-2001, percorso nell’astrattismo essenziale, opere dipinte con il solo uso di due-tre colori, ovvero le “Sequenze” e “Grandi sequenze“. Contemporaneamente tra il 2001 e il 2005, dipinge un ciclo di quadri di arte sacra aventi quale principale soggetto la Croce, qui intesa come simbolo della umana tragica sofferenza. Opere, queste, ispirate all’artista quando, l’undici settembre del 2001, avvenne l’ormai famosa immane strage negli Stati Uniti d’America.
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