Angela Trapani è nata a Marsala.
… nell’atmosfera della passione famigliare per l’arte, la musica e la fotografia, ben presto assorbe questi valori iniziando a dipingere ed imparando sia ad usare la macchina fotografica (exa, exata, 4×4, 6×6,) che a stampare le proprie foto in camera oscura.
Frequenta l’istituto d’arte, studia pianoforte e canto lirico.
Consegue il diploma in tecnico della grafica e della pubblicità. inizia a esporre, giovanissima, nei primi anni ’80 in ambito regionale, in Sicilia, dove inoltre dirige per due anni uno spazio espositivo.
Nel 1988 sceglie di trasferirsi definitivamente a Milano. per un anno collabora con la galleria Bordone. dal 1993 ricomincia ad esporre in Italia e all’estero. Vive e lavora a Milano.
I lunghi periodi trascorsi nel nord Africa, soprattutto in Tunisia e poi a Istanbul (Turchia), risulteranno determinanti per la sua formazione artistico – intellettuale.
Negli anni 90 dipinge cupole, ganarìe, forme, linee, grafismi, geometrie e altri particolari delle architetture arabe. i ritmi e la pervasione dei blu divengono i tratti di un “neo orientalismo”.
Alla fine degli anni ’90 la cupola è la sola forma che permane e, puntando sull’essenziale, intraprende una ricerca in cui le semisfere, all’inizio rotondità organizzate dipinte di color bianco, sono il soggetto delle sue opere.
Successivamente giunge ad una plasticità usando materiali concreti scelti in rapporto ad un luogo ben preciso anche se nello stesso tempo aleatorio (tra i lavori più rilevanti: l’installazione semisferica alta 3 metri e larga 6, realizzata nel 2000 alla moschea di Milano e nel 2006 una semisfera di sale a Milano in riferimento alle saline di Marsala).
Ultimamente la forma semisferica coinvolge la magia della trasparenza, nella quale anche si riflettono le immagini circostanti, che diventano il soggetto di fotografie alle quali da il titolo di trasparenze riflesse che come scrive G.A.Ruggieri “…fanno emergere una identità alternativa e inattesa…”
Sempre sondando il tema delle “cupole” attualmente dipinge le atmo sfere immagini architettoniche, geometrie immateriali e percettive fatte di puro colore che diventa sensazione, luogo, atmosfera.
Le semisfere quindi, intere, frazionate o scomposte, si ripropongono costanti nel suo lavoro in cui la ricerca interessa volontà sperimentali di ordine razionale.